2 ago 2023Tempo di lettura: 1 minLocarni: “La salvaguardia ambientale non sia solo pretesto per manifestazioni senza soluzioni"Stiamo vivendo in un contesto socio economico abbastanza difficile, servirebbe concertazione a tutti i livelli sociali ed amministrativi nonché di governo, per intraprendere un percorso univoco indirizzato alla risoluzione dei problemi e ci si aspetterebbe una presa di coscienza da parte di tutti. Invece ci troviamo nel dover affrontare due situazioni che sebbene sembrerebbero distanti fra loro hanno diversi punti che le accomuna. Mi riferisco al movimento di quei giovani pseudo ambientalisti i quali usando le questioni ambientali in maniera ortodossa, minano la libertà delle altre persone senza porsi il dubbio di ledere anche economicamente quest’ultime, si pensi ai blocchi stradali sulle arterie viarie principali in diverse città. Senza dimenticare il deturpamento con conseguente spesa per riportarlo allo stato dell’arte pregresso, dei vari monumenti pubblici. Più che parlare di eco ansie bisognerebbe sottolineare l’ansia di coloro che si trovano ad aver a che fare con questi personaggi. Se questo non bastasse come non sottolineare l’attività, che definire terroristica non rimane allarmistico, di coloro che avversi alla TAV protestano in maniera delinquenziale. Sedicenti ambientalisti che lanciano sassi e molotov incendiando, dimenticandosi il potere inquinante di tali incendi, quello che trovano sul proprio cammino
Stiamo vivendo in un contesto socio economico abbastanza difficile, servirebbe concertazione a tutti i livelli sociali ed amministrativi nonché di governo, per intraprendere un percorso univoco indirizzato alla risoluzione dei problemi e ci si aspetterebbe una presa di coscienza da parte di tutti. Invece ci troviamo nel dover affrontare due situazioni che sebbene sembrerebbero distanti fra loro hanno diversi punti che le accomuna. Mi riferisco al movimento di quei giovani pseudo ambientalisti i quali usando le questioni ambientali in maniera ortodossa, minano la libertà delle altre persone senza porsi il dubbio di ledere anche economicamente quest’ultime, si pensi ai blocchi stradali sulle arterie viarie principali in diverse città. Senza dimenticare il deturpamento con conseguente spesa per riportarlo allo stato dell’arte pregresso, dei vari monumenti pubblici. Più che parlare di eco ansie bisognerebbe sottolineare l’ansia di coloro che si trovano ad aver a che fare con questi personaggi. Se questo non bastasse come non sottolineare l’attività, che definire terroristica non rimane allarmistico, di coloro che avversi alla TAV protestano in maniera delinquenziale. Sedicenti ambientalisti che lanciano sassi e molotov incendiando, dimenticandosi il potere inquinante di tali incendi, quello che trovano sul proprio cammino
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